Lo slide e il bottleneck la faccia nascosta della chitarra

Scritto da Redazione il 02/Sep/2011 alle 11:58

Sezione: Didattica

 

Suonare con il bottleneck cambia radicalmente la nostra filosofia di approccio allo strumento, si abbandona la sicurezza dei tasti per avventurarsi in un viaggio verso la nota "pensata e cercata" che dipenderà  soprattutto dal nostro "feel" e dal nostro orecchio musicale.

La sensibilità  giusta nel dosare la pressione del bottleneck è difficile da acquisire, ricordate che lo strumento da utilizzare (specie in accordature aperte che richiedono tensioni minori) deve avere un action (la distanza delle corde dal manico) sufficiente per scivolare e tenere il suono senza toccare i tasti e deve montare corde non troppo sottili.

Superato l'impatto iniziale, la sensazione di suonare in libertà  assoluta ci aiuterà  a suonare quello che la nostra “anima” esprime istintivamente e ad acquisire un orecchio musicale straordinario in un mondo di sensazioni e di suoni insospettabili e bellissimi.

Perché scrivere un nuovo metodo per chitarra ?  basta entrare in una qualsiasi libreria o in un negozio di strumenti, anche il più piccolo e scoprire che nelle pubblicazioni esposte la chitarra ha sempre uno spazio privilegiato: metodo super per chitarra autodidatta, metodo classico, tecniche rock, jazz, fingerpickink, tapping selvaggio.

Poi la domanda .. "scusi, ha qualche cosa sullo slide,?" costringe il commesso o il proprietario a una ricerca insolita che da come risultato quasi sempre la presentazione di metodi in inglese o audiovisivi di vario tipo, nulla comunque che sia equiparabile ad un metodo classico o moderno con un percorso didattico organizzato.

In vent'anni di insegnamento, ho parlato molto ai miei allievi di blues e di scale pentatoniche ( sono bellissime !! ), il passo successivo è l'ascolto dei grandi interpreti del genere, con una ricerca alle origini di questa musica che ha sempre risvegliato il loro interesse.

Breve biografica

Sandro Agostini inizia la sua attività  di musicista all'inizio degli anni 70 suonando covers dei Led Zeppelin, Deep Purple, Grand Funk Railroad e dei nuovi gruppi emergenti in quel periodo come Yes, Genesis, King Crimson, Tempest e molti altri acquisendo una buona esperienza nel rock blues con influenze classiche e jazzistiche.

A metà  degli anni 70 suona in varie band un repertorio che allora si chiamava Jazz Rock, oggi identificato come "fusion" suonando e componendo musiche originali.
Inizia l'attività  professionale di musicista familiarizzando con i classici e arricchendo il suo bagaglio tecnico e musicale con esperienze ed atmosfere pi๠soft come la musica sudamericana e il Jazz standard.
Frequenta i corsi avanzati di chitarra Jazz del "Suono Improvviso" a Venezia, e suona con alcune Cover Band.

Con i LeaderShip ( cover band Deep Purple ) partecipa al Leone D'Oro di Venezia piazzandosi al terzo posto nel settore musica Rock. Con il cantante americano Bruce Wilson Boreham, californiano formatosi alla scuola dei jazzisti Jay Clayton e Bob Stoloff del "Vocal Summit" di Bobby Mc Ferrin ed al "Roy Art Teatre" in Francia, forma gli Aquarius, proponendo con arrangiamenti personali i classici della West Coast Americana, affrontando il difficile compito di usare la sola chitarra per sostenere il canto e realizzando arrangiamenti per mandolino elettrico e slide guitar.

Altra collaborazione importante sempre nell 'ambito della formazione degli Aquarius è quella con Luigi Podda ( Sax e voce ) primo premio al Concours International Adolphe Sax ( 1990, Saint-Nome-La-Bretè che,Paris ) e Sax nei tour di Marcella Bella, vincitore di Concorso Nazionale, docente di saxofono sotto l'egida del Ministero dell'Istruzione Università  e Ricerca per l'Alta Formazione Artistica Musicale. Ha insegnato nei Conservatori: "A. Pedrollo" di Vicenza, "N. Piccinni" di Bari, "J. Tomadini" di Udine, attualmente ਠtitolare al "C. Pollini" di Padova.. All'inizio degli anni 90 inizia l'attività  di insegnante specializzandosi nella teoria dell'improvvisazione e nella pratica strumentale insegnando in varie scuole di musica e producendo numerose pubblicazioni didattiche sulla tecnica slide.

Redazione