Cort Source. Il Sorcio, una ottima 335 economica

Scritto da Bru il 18/Oct/2009 alle 19:08

Sezione: Chitarre elettriche

 

L'acquisto

Detto questo, non portando il nome Piersilvio sulla carta di identità , l'acquisto doveva necessariamente essere economico e la chitarra uno sfizio aggiuntivo.

L'inizio della mia svolta elettrica (come quella dell'amico Zimmerman), quattro anni or sono, era iniziato proprio con una semiacustica, una Epiphone Sheraton; buona chitarra, migliorabile con alcuni opportuni upgrades, ma all'epoca non sapevo nemmeno che si potessero cambiare i pickup.

Aggiungiamoci il fatto che la finitura e la paletta la distanziavano troppo dalla suocera originale, che il contour del manico non mi aggradava e che non è disponibile in colorazione cherry, c'erano sufficienti motivi per escludere Epiphone dalla cernita di opzioni a disposizione.

Insomma, dopo varie ricerche sono arrivato alla conclusione che la copia economica con caratteristiche pi๠simili alle originali poteva essere una Cort Source.

L'acquisto è avvenuto al buio, dato che, fenomeno alquanto strano e particolare, tutte le Cort Source usate in vendita risiedevano in Campania. Boh, d'altra parte si sa che i campani non son fessi.

Dopo una lunga trattativa, la chitarra ha attraversato mezza Italia, dalle montagne dell'Irpinia fino alla piana padana della città meneghina, senza custodia di protezione; integra, malgrado le gufate di alcuni membri dello staff di Laster. Anno 2004, ancora made in Korea, per quel che può valere (le recenti credo sian fatte in Cina) la Sorcia era adesso nel bunker di casa mia.

A prima vista, le condizioni dello strumento erano da chitarra de "er Monnezza", alias Tomas Milian. Mai visto delle corde pi๠marce in vita mia: non emettevano alcun suono che non fosse un "dump dump" e frustavano lungo tutta la tastiera. Un buon strato di "croppa" (particolare tipo di sporcizia umana in gergo milanese) e grassi vari coprivano tutto il body, tastiera asciuttissima e viti arrugginite. Non nascondo di aver provato una sensazione di sconforto e il dubbio di aver preso una bella sòla.

Armato di certosina pazienza, ho proceduto con pagliettina fine, polish auto Arexons, olio di oliva extravergine "Laurus" e muta di corde Newtone 010 (un semitono sotto poichà© ho le mani delicate). Eliminato il brutto ABR di serie, gli ho subito regalato un ABR Montreux replica anni 50 che avevo nel cassetto.

Un pezzo di vernice era saltata sul retro, verso il lato dell'attaco tracolla, a ridosso del binding. Il venditore aveva fissato in modo a dir poco sgraziato le schegge di vernice con dello scotch.

Recuperati i pezzettini di vernice saltata, li ho incollati a collage, per poi coprire i punti di aria con dello smalto rosso in pi๠riprese e infine passati con del polish auto; si vede ancora il segno, ma il risultato è pi๠che accettabile.

Dopo le fasi di ricostruzione estetica ho dovuto affrontare le operazioni pi๠complicate: cambio pickup e dell'elettronica completa. Non è stato facile e le maronne son state pi๠volte chiamate a raccolta, ma nemmeno un operazione impossibile.

Alla fine, il corredo nuziale è cosଠcostituito: potenziometri CTS, nuovo switch Di Marzio, ingresso Jack Gibson, ricablaggio integrale anni 50 (l'originale era incomprensibile), manopole nere Reflector e una bella coppia di Burstbuckers 1 e 2 provenienti da una R9, con bellissime cover relic, offerti gentilmente in prestito da un caro amico.

Caratteristiche, estetica e hardware

Impeccabile, un bel rosso Clapton (cherry) come desideravo, corpo in acero e verniciatura poliuretanica che presumo alquanto spessa, ma che lascia comunque ben intravedere le venature sottostanti, binding crema sul body ben fatto e senza imprecisioni.

A parte la paletta pi๠allargata, la chitarra appare come una copia identica alla 335, con medesime caratteristiche costruttive e blocco centrale in acero.

Il manico, elemento per me di primaria importanza, è in acero, ovviamente incollato set-in; tastiera in palissandro radius 12" senza binding, 22 tasti ben sistemati large (2,7 mm) e, finalmente, al contrario delle Gibson che mi è capitato di provare, contour bello ciccio e tondo, C shape che richiama il 50 delle Les Paul.

Il capotasto è nero, e dai dati tecnici risulta in grafite; le meccaniche, in metallo cromato, non son marchiate, ma tengono bene l'accordatura e non necessitano di sostituzione. L'ABR l'ho gentilmente lanciato subito dalla finestra; sellette pre-incise in profondità a cuneo.

Pickup di serie Mighty Mite, non malvagi a un primo ascolto, manifestano presto i loro limiti.
Elettronica interna pessima: cablaggio a me ignoto, potenziometri mini, condensatori arancioni pi๠piccoli di un tic tac, switch a scatoletta, input jack non degno di nota.

Suono

Non son bravo nelle descrizioni sonore e non ho nemmeno i parametri sufficienti per esprimere dovuti paragoni con altri modelli; un paio di 335 recenti e un paio di 345 degli anni 60, una di queste del nostro Burbero, e una Sheraton... ovviamente trattasi di esemplari con caratteristiche che li pongono agli estremi.

Da spenta non risuona granchà© e la mia R8 ha pi๠volume. Non so cosa questo possa significare; certo la R8 di mamma Gibson non può fare da metro di paragone per diversi motivi. Forti risultano invece le vibrazioni emesse dal corpo, che si possono avvertire sulla pancia dello strumento e lungo tutto il manico.

Amplificata: che posso dire? La chitarra a mio parere suona alla grande. Finalmente una 335 dal tone aperto e con lo "schiocco", caratteristiche che personalmente cerco in tutte le chitarre Gibson Style, dove non sopporto il suono eccessivamente gonfio, tronfio o scuro.

In questo aspetto entra certamente in ballo il manico in acero, l'ABR Montreux che risulta alquanto "honky tonk" anche sulle Les Paul e il wiring 50.

Una nota di merito va al comportamento dei Burstbuckers, pickups montati solo sulle Les Paul Historic e da molti ritenuti non particolarmente idonei sulle Semihollow; unica eccezione la Dave Grohl Signature, che li monta di serie.

A mio parere si sposano bene con la mia Sorcio: al manico esce un bel suono arioso, non spinto, nitido e non ingolfato sui bassi; molto equilibrata la posizione centrale, adatta a sonorità Beatlesiane o alla Creedence; bellissimo al ponte sui distorti, come tipico anche sulle les paul, ma pi๠carico di bassi sulla semihollow.

Conclusioni

La chitarra ha carattere: schitarrando con l'ampli clean ho i suoni anni 60 che tanto mi piacciono, un po' increspati, mentre con il BB Xotic overdrive ruggisce che è un piacere.

Negli ultimi mesi ho provato un paio di 335 di mamma Gibson di recente produzione, ma eran sempre scurette e ingolfate; inoltre, il manico era piatto e per niente adatto alle mie esigenze.

Mi avevano parecchio deluso, e lo dico da fan e succube del marchio americano.

Insomma, è ovvio che la mia Sorcio non è quel gioiellino che ha a casa il nostro Lauro, e ci mancherebbe! Ma la chitarra non credo esca perdente in confronto a diverse 335 di mamma Gibson.

Nota negativa: ho a casa una Les Paul R8 e, quando imbraccio lei, ogni rivale viene spazzato via, per suono, ma anche per comodità e tastiera.

Qui un video fatto molto velocemente solo con la webcam interna dell'Imac, posizionato purtroppo male rispetto all'amplificatore, tanto che il suono risente dei miei spostamenti. Vabbà©, serve giusto come corollario dell'articolo. Ero di corsa per approfittare dell'assenza della moglie, che in questi giorni non si schioda mai da casa, ed ho curato ancora meno il mio immenso stile chitarristico ... conoscendo il livello di molti di voi, siate benevoli.

 

Prezzo medio della Cort nuova: molto variabile, 400-450 euro.
Strumento consigliatissimo a chi non ha soldi da buttare. Necessario un cambio pickup e di elettronica. Anche senza arrivare a dei Burstbuckers, ci vedo benissimo dei Tone Riders PAF, dalla spesa irrisoria.

Roby (Bru)

PS: in 4 anni ho provato diverse chitarre, mie e di amici, ma non ritengo di avere abbastanza esperienza e competenze per dare un giudizio assoluto e insindacabile su uno strumento. Il mio metro di giudizio è l'orecchio, il mio gusto, i miei referenti musicali e la mia sofferente mano sinistra, a causa della quale dò grande importanza all'approccio fisico con una chitarra.

Questa è la mia prima recensione di uno strumento su Laster e preferisco scrivere di musica ascoltata; uno strumento a mio avviso valido, non è detto che possa risultare una ciofega ad altri.

 

N.d.R: Aggiornamento video successivo alla spedizione dell'articolo