Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Passarono parecchi anni
nei quali il nome di Spence era noto a Nassau e nelle altre isole.
Joseph suonava una acustica steel, ed il suo ruolo nel duo era cresciuto e spesso si esibiva anche da solo, cantando (beh, anche di questo bisognerà parlare...) gospel e musica "indigena" come il calipso, con qualche contaminazione blues.
Sta di fatto che non so se prima lo stesso Sam Charters o Alan Lomax, che ne parlò a Sam (nei loro pellegrinaggi alla ricerca di artisti folk...) Charters gli fece registrare un primo LP per la Folkways, nel 1959.
Questa cosa non passò inosservata ad un giovanissimo Rylan Cooder, che anni dopo commentò: "It all started with Joseph Spence when I was a little kid. He was one of my all time great inspirations. When he did those bass runs, I didn't understand it. I was so mad all the time".
Fra l'altro quel disco, dal titolo "Bahaman Folk Guitar: Joseph Spence", conteneva un brano originariamente intitolato "We will have a happy meeting in Gloryland".
Venne arrangiato e registrato da Cooder in "Show Time" (una versione commovente e straordinaria) e successivamente da John Renbourn.
Qui abuso dell'ufficio per dire che ne esistono una versione mia ed una di Dario Fornara, e per dire anche che il titolo di questo brano è diventato, di volta in volta, "Old Gloryland" e "Great Dream From Heaven".
Il disco convinse qualche organizzatore americano a chiamare Joseph per un tour, durante il quale fu anche ascoltato da Taj Mahal, suo altro grande estimatore.
I suoi dischi campeggiavano anche in casa di Stefan Grossman, dove ho avuto la fortuna di poterli ascoltare nei primi anni 80.
I tour furono più d'uno
ma, alla fine, il nostro subì la perdita di interesse verso la chitarra acustica, e si ritrovò a raggiungere la pensione come bidello di una scuola elementare di Nassau, possedendo un'unica chitarra, una Yamaha, che gli regalarono dei fans andati appositamente lì per vederlo.
Una dozzina di anni fa, James Taylor venne in Italia da solo (forse lo ricorderete al Maurizio Costanzo show...) e poi fece un piccolo concerto chitarra e voce organizzato da Ezio Guaitamecchi, che gli fece anche una breve intervista, nella quale gli chiese chi fossero i suoi chitarristi preferiti.
James rispose : "Ry Cooder, and Joseph Spence, you know, that man from the Bahamas..."
Perchè un chitarrista che usava una chitarra accuratamente accordata un tono e tre quarti sotto e regolarmente scordata, che suonava soltanto in RE (con l'accordatura dropped D), che cantava facendo più che altro mugugni, risate abbastanza vistosamente alcoliche (rhum e coca, per l'esattezza) ha rappresentato più di qualcosa per chitarristi come Woody Mann e Olu Dara oltre agli altri che ho citato?
Bene, da una parte si può dire che certe cose, che ora sono alla portata di molti, bisognava che qualcuno le inventasse.
Per usare la chitarra acustica in modo polifonico e fortemente ritmico forse ci voleva uno che non fosse cresciuto a blues, o almeno a blues e basta.
Spence ha registrato qualche blues, ma non si riteneva un chitarrista blues, e direi che non lo era.
Alla domanda sul perchè usasse quella tonalità e quell'accordatura, rispondeva: "Io so suonare in Do, e in Mi. Ma mi piace di più suonare in Re, perciò suono in Re..."
Il suo disco che ho conosciuto meglio, e che non vedo risultare nelle discografie pubblicate in rete, si intitolava "Music From The Bahamas", con tre tracce su un lato e tre sull'altro.
Le aveva suonate e cantate piuttosto alticcio, battendo il piede su una base fortemente risuonante...ed era una grande emozione ascoltarlo.
Su Youtube non ci sono video, ma dei suoi brani con foto.
Vi raccomando "Santa Claus Is Coming To Town" e "Good Morning Mr. Walker".
Vi farete anche delle inevitabili risate, ma coglierete sicuramente alcune di quelle che sono state delle sue vere e proprie invenzioni.
Dal mio sito, http://www.giovannipelosi.com, si può scaricare liberamente la mia versione di "Old Gloryland" in tablatura.
Ciao
Giovanni
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