Joe Bonamassa in Italia!

Scritto da carlettoblues il 07/Nov/2009 alle 06:55

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Musica Blues? Alla Rai?

Eh già – pensai- non è che in Italia si ascolta solo musica melodica e pop (con rispetto parlando) dei vari Antonacci, Pausini, D’Alessio e compagnia bella… Il programma era aperto alle telefonate degli utenti ed un ascoltatore intervenne in risposta alla domanda: “Qual è il concerto più interessante al quale, recentemente, avete assistito?”

L’improvvido ascoltatore iniziò a descrivere un concerto, a cui aveva assistito in Germania, di un tal Joe Bonamassa… enfatizzando le sue doti chitarristiche ed elargendo complimenti a destra ed a manca, sottolineando il fatto che BB King lo avesse nominato come sue erede (in senso chitarristico).

- Disgraziato conduttore! Almeno facci sentire un pezzo!-
Niente, mezz’ora a parlare di questo New Guitar Hero, come se ci andassero a pranzo un giorno sì e l’altro pure e che, a quanto pare, l’unico scemo al mondo a non conoscere ero io! Ma chi è questo qua?

Va be’, incasso e corro a casa. Sono le due di notte: accendo il PC ed inizio a cercarlo…Apro un video, alzo il volume che per poco non sveglio tutto il palazzo:

 

 

Il tizio, (ma chi è sto ragazzino?) si presenta live, con una Les Paul da paura, ring slide, e parte a cannone! Bèh mica morbidino anzi, ammazza che carica! Me ne trovo un altro, questo:

 

 

 Il top e il suono di questa strato mi ipnotizzano, che bello! Gasato dai primi due, mi godo il seguente:

 

 

Adoro questo solo struggente e, perché no, mi piace pure il testo di questa canzone…

Mi attivo per reperire la completa discografia e, oltre ai suoi album che non sono poi così tanti (il ragazzo è poco più che trentenne), prendo anche due live: “ A New Yesterday live” (bellissimo, il migliore per me!), datato credo 2001 e “Live at Rockpalast”, del 2005 se non erro, nel quale apre con una Gigliotti Custom (tipo Telecaster Thinline) meravigliosa!

Ora Joe è un po’ più cresciutello e molto dimagrito, esigenze d’immagine…

Nei live che mi sono permesso di segnalare, e che vi consiglio vivamente, ho ammirato e ascoltato con la bava alla bocca strumenti splendidi e il suo modo di suonare, sia con le dita sia col piccolo plettro rosso Dunlop da jazz, che tiene con l’indice contro il palmo della mano mentre usa le dita.

Lascio a Voi, naturalmente più competenti di me, il giudizio sul ragazzo, sperando che vi faccia lo stesso effetto che ha fatto a me (ovviamente per chi ancora non lo conoscesse).

Questo “articolo” non vuole essere una lezione o recensione, che tra l’altro non sarei neanche in grado di redigere: è solo un piccolo omaggio ad un artista che, forse, non tutti conoscono.

Non vuole nemmeno essere l’occasione per aprire dibattiti della serie: “somiglia a Steve Ray Vaughan, ma anche a B B in certi pezzi,o è meglio di John Mayer o di quell’altro, o cose del genere…” È il racconto di un’emozione che ho provato scoprendolo, e che vorrei condividere con Voi, nulla di più, nulla di meno.

Ho ripreso in mano la chitarra da poco più di un anno,

dopo averla studiata (classica ) alla tenera età di 14 anni per quasi due anni. In pratica ho ricominciato da zero. Ora ne ho 43 passati, e sono felice perché suonare (anche se male come suono io) e sentire suonare così ( divinamente) mi trasmette un emozione nello stomaco che non provavo da molto tempo, quindi spero di non essere stato stucchevole nel descrivere sensazioni  tipo  adolescenziali.

Ma in un mondo così spietato e superficiale, riuscire ancora ad emozionarsi ci rende vivi e forse migliori. Colgo l’occasione per ringraziare Danilo , a Voi noto come Zozo Superstar, che mi ha riavvicinato a questo straordinario strumento, nonché il mio insegnante David Giacobini, un grande che ha la pazienza di sopportarmi.

E sopportare la mia nuova Strato American Standard 2008 Candy Cola con i suoi noiseless che mi piacciono da morire.  Vorrei solo trovare il tempo per suonarla veramente come si deve.

Dopo essersi esibito quest’anno al Royal Albert Hall di Londra, Joe Bonamassa si esibirà a Milano il 16 novembre ed a Roncade il 27 novembre per poi esibirsi qui a Roma il 13 dicembre all’Auditorium “Parco della musica”.

Naturalmente mi sono acchiappato due bigliettozzi prime file (prezzo ridicolo) così da poterlo vedere da vicino e vedere  tutto ciò che porterà sul palco! Mi auguro che molti di Voi posiate andare a vedere ed ascoltare un talento inevitabilmente destinato a crescere.

Come mi auguro che, grazie a queste poche righe, qualcuno lo possa scoprire ed apprezzare come è successo a me.

Buona musica e buona Vita a tutti!
Carlo.