Jethro Tull - 7 Luglio 2009 - Taormina

Scritto da acrobatuv il 15/Jul/2009 alle 06:45

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Il concerto

Il concerto fa parte di una tournèe che celebra i 40anni dall'uscita del loro primo album "This Was". Sui biglietti in nostro possesso c'è scritto "gradinata non numerata", quindi ci tocca scegliere uno tra i tanti posti non appartenenti alla platea. Fortunatamente e previdentemente siamo arrivati due ore prima e siamo riusciti a trovare un gran bel posto, alto ma centrale.

Visuale ottima.  Sbirciando nel palco oltre alla batteria e alla tastiera, riconosco un Ampeg per basso, una cassa Marshall 4x12  e una testata che mi pare una Soldano. I pedali (ammesso che fossero più di uno) sono nascosti dietro un monitor  e quindi non posso esservi di aiuto. La sensazione è che ci fosse solo un ts9.

Alle 21.30 il concerto ha inizio. Si parte subito forte con "Nothing is easy". Anderson si muove sul palco con discreta agilità ma, ahimè, la voce latita. Non so se è perchè con l'età è svanita oppure sono capitato in un concerto sfortunato ma la prestazione vocale ha lasciato un po' a desiderare.

Martin Barre è salito sul palco con una PRS, e anche qui non sento un "gran suono".  Vista l'accoppiata PRS-Soldano inizio a cercare il fonico per mandare un anatema. Tuttavia quando viene imbracciato il flauto, le note zampillano fino le mie orecchie in maniera limpida e cristallina. Che sia l'acustica del teatro? Non sapendo più con chi prendermela decido di rendere le mie orecchie meno critiche e mi dedico in maniera più viscerale e meno tecnica al concerto.

I brani proposti sono quelli degli esordi, tanto prog-rock degli anni 70':  "Cross Eyed Mary", "Serenade to a Cuckoo" ed "A New Day Yesterday" solo per citarne alcuni. Ovviamente tanti, tantissimi momenti per solismi ed evoluzioni in perfetto prog-style soprattutto in brani come "Bouree" che si prestano molto a queste esibizioni live. C'è stato spazio anche per il batterista.

Il gruppo mi è sembrato in buona forma nonostante l'età (over 60), tutti molto dinamici. Anderson e Barre hanno fatto vedere in più occasioni di saperci fare con i rispettivi strumenti  e non solo.  E' capitato anche di vedere il leader storico con una chitarrina (ma suonava come un mandolino) e gli altri (bassista, tastierista e Barre ) con un flauto.

 Il concerto non è mai scaduto nella noia, brani sempre incalzanti, tantissimi stacchi (pensavo quanto affiatamento si debba avere), la simpatia di Anderson, che fra un brano e un altro raccontava aneddoti sui loro esordi (tutto in inglese), hanno fatto si che il tempo volasse, sicchè quando ho sentito iniziare "Thick as a Brick" e a seguire "Aqualung" ho pensato che il concerto fosse finito e invece.... ho indovinato.

Sono rientrati per l'ultimo pezzo come ormai fan tutti beccandosi  gli ultimi applausi del pubblico. Il concerto è durato un'ora e tre quarti ma, considerata la non più giovanissima eta dei nostri e il tiro che hanno i pezzi, mi sono ritenuto  soddisfatto.

Conclusione: il concerto è stato soddisfacente, facendomi crescere il rimpianto di non averli potuti ammirare negli anni in cui erano al top. Al tempo stesso mi ha dimostrato come anche a 62 anni si può avere lo spirito di un ragazzino grazie a questa grande magia che è la musica.

acrobatuv