Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Sesta nota
Dopo una lunga serie di esibizioni “live”, nel settembre del 2001 il Gruppo ha dato vita all’Associazione Culturale e Musicale, senza scopo di lucro, denominata: “Junior Big Band CIAPA QUAIE” e nel settembre del 2004 l’orchestra si è ribattezzata con l’attuale semplice denominazione “Sesta Nota”, le cui principali radici musicali sono il Blues, il Rhythm ’n Blues, il Soul ed il Rock’n’Roll. Principali cantanti e gruppi a cui si sono ispirati: The Blues Brothers, James Brown, Chicago, Ray Charles, Wilson Pickett e tanti altri.
Gli attuali componenti di “Sesta Nota” sono:
- Davide Massa, Valentina Ruberti, Francesca Girardi - VOCI
- Claudio Provaroni - CHITARRA
- Simone Tartarini - BASSO
- Andrea Pochettino - BATTERIA
- Guido Aghem - TASTIERE
- Roberto Canone (saxofono), Luca Garino (trombone), Antonio Rapacciuolo (tromba).- FIATI
Adam Rapa
Ma la “guest star” della serata è uno dei più grandi trombettisti esistenti in vita al mondo: Adam Rapa, un musicista giovanissimo ed estremamente dinamico, abile compositore ed esperto insegnante che, a soli ventisette anni, è stato già ampiamente riconosciuto ed elogiato dalla critica internazionale per l'energia e l'entusiasmo con cui anima i propri concerti e le proprie lezioni scolastiche in tutto il mondo. Vanta tra l’altro il primato di maggior resistenza, in termini temporali, di impeccabile esibizione strumentale; se non ricordo male, mi risulta che sia riuscito a suonare per ben sette ore di fila senza prendere una sola stecca.
Confesso che, prima di questa sera, non ne avevo mai sentito nominare. Devo tuttavia riconoscere che, sin dalle sue prime note, rimango letteralmente impressionato dalla sua spiccatissima personalità e dalle sue capacità strumentali estremamente pulite e tecnicamente perfette.
Riesce a suonare qualsiasi brano “a prima lettura” senza alcuna difficoltà, eseguendo con estrema semplicità e disinvoltura degli indiavolati fraseggi musicali veramente molto complessi ed efficaci. Il blues ed il jazz sembrano non avere segreti per lui e tutto quello che esce fuori dalla sua tromba appare naturale e spontaneo. Persino “Diavolo in me” di Zucchero che – ritengo – non ha mai sentito in vita sua, lo ha eseguito per intero ed alla perfezione.
Adam Rapa ha lontane origini italiane ed è nato e cresciuto a Boston nel Massachusetts, ma oggi, dopo essere diventato un autentico cittadino del mondo, vive prevalentemente a Seattle. Ha iniziato a studiare la tromba a soli 11 anni ed ha intrapreso la carriera professionistica due anni dopo.
A soli sedici anni ha ricoperto il ruolo di prima tromba nella big band del “Berklee College of Music”. Appena diciottenne ha preso parte a numerosi festival jazz negli Stati Uniti d’America ed ha sviluppato numerose performances nei più importanti jazz club di Boston e New York, tra cui il celebre “Blue Note”.
Adam ha avuto il piacere di condividere negli anni il palco e di registrare con i vincitori del Grammy Award Nicholas Payton e Roy Hargrove, Chrstian McBride, Doc Severinsen, Mnozil Brass, Soulive, The New Life Jazz Orchestra, Wycliffe Gordon, Eric Reed, Jason Moran, Robert Glasper, Cyrus Chestnut, il premio oscar A.R. Rahman e molti altri artisti.
Questa insigne musicista ha partecipato a numerosi eventi in qualità di guest performer oppure di docente di seminario per conto di università, accademie d'arte, scuole superiori e drum corps di quasi tutto il pianeta.
E' apparso come featured guest artist nelle ultime due edizioni 2007-2008 del National Trumpet Competition, oltre alla conferenza dell'internationa Trumpet Guild del 2008.
Dal 2001 è stata la star dello show di Broadway, vincitore dei Tony ed Emmy Award, "Blast!" e diverse altre produzioni della stessa compagnia, esibendosi per ben oltre 1000 volte nel nord America, Giappone ed Inghilterra. Adam Rapa è un bravissimo compositore ed arrangiatore ed ha scritto moltissimi brani musicali per diversi altri musicisti.
Recentemente, ha partecipato ad un progetto, con il ruolo di co-creatore, arrangiatore/compositore, direttore musicale, sound designer ed esecutore di uno show teatrale che combina il tema musicale con il movimento, "Colabu", guadagnandosi ampi consensi da parte della critica mondiale, già a partire dal proprio debutto in Giappone durante la primavera del 2007.
Il suo primo album come solista, "Life on the Road", ha ottenuto l'apprezzamento della critica sia negli Stati Uniti che in Giappone per la sua vasta diversità e per il virtuosismo espresso. Adam aspira ad una lunga carriera per produrre esperienze musicali e teatrali innovative. Egli suona una tromba “Custom Monette Prana 3”. Sentite un po’ QUI che roba:
ECCEZIONALE!
Ecco cosa dice lo staff nel loro sito riguardo di questo straordinario strumento che egli è solito utilizzare:
“Lavorando con Adam abbiamo notato che suonava magnificamente con la nostra MF PRANA se doveva suonare lead ma aveva un suono magnifico anche sulla più grande e pesante PRANA 3 in Sib quando suonava jazz in piccoli gruppi o nella musica classica. Dopo averlo sentito provare entrambi gli strumenti più e più volte Dave ha deciso di costruirgli una nuova tromba... una che avesse la ricchezza e densità della più pesante PRANA 3 ma con quel pizzico in più di "scintilla" e "zip" che hanno reso famosa la tromba di Maynard."
Di lui si dice:
"Adam Rapa è un mago del jazz.. con una apparente ineusaribile abilità di salire sempre più in alto nella stratosfera musicale" - LA Times
"...divertente e sexy....il trombettista Adam Rapa si mette in mostra al meglio" - San Antonio Express-News
"...un musicista che può mettere in ridicolo trombettisti ben più noti..." - Tampa Tribune
"...un talento incredibile...soli squisiti..." - London Theatre Guide Review
"Il trombettista suona a 212 gradi!" - Green Bay Press-Gazette
"...intelligente dimostrazione di prodezza strumentale" - Dallas News
"Adam Rapa suona con una intensità che dà la scossa al pubblico" - Philadelphia Courier-Post
"...il registro acuto di Rapa è come i fuochi d'artificio...il nirvana degli ottoni..." - Sacremento Bee
"un trombettista eccitante..." - Miami Herald
"fiammate di virtuosismo..." - Providence Phoenix
"...ha dimostrato capacità da far uscire gli occhi dalle orbite, divertire, far urlare e fischiare molti nel pubblico" - San Diego Union Tribune
"...non ho mai sentito un solo di tromba più bello" - Atlanta Journal
NON RIUSCIREI A TROVARE PAROLE MIGLIORI!
Il concerto
Di sicuro, tutto il pubblico presente questa sera, me compreso, è rimasto affascinato e rapito dalla sua musica e dalla sua capacità di improvvisazione: mescola abilmente tutti i generi musicali che gli sono congeniali, sviluppando fraseggi virtuosistici abilmente interfacciati alla tecnica musicale, di cui è senz’altro padrone. A soli ventisette anni è un autentico mago.
Dopo aver accarezzato tutti i classici del blues, del soul e del rithm ‘n blues, l’atmosfera di questa magica serata si conclude con l’immancabile riff di “Everybody needs somebody” tema principale del film “The blues Brothers”. Tutti sembrano impazziti e ballano come dei forsennati e anche io, pessimo ballerino paragonabile al grande Orso Balù, dimenticando la mia avversione per la danza, mi lascio trascinare dall’euforia generale e dimeno allegramente il mio enorme posteriore.
BRAVI RAGAZZI, complimenti a tutti! Ho trovato splendide le armonizzazioni degli ottoni e pregevoli gli arrangiamenti musicali che il grande Tony Rapacciuolo ha assemblato con i propri compagni.
Il vasto repertorio di Sesta Nota (oltre venti brani per una durata di oltre due ore e mezza), comprende moltissimi brani del film “The Blues Brothers”, tra i quali ricordo: “ Born In Chicago”, “Can't Turn You Loose”, “Gimme some lovin’”, “Minnie the moocher”, “Do You Love Me”, “ Hey Bartender”, “Jailhouse Rock”, “Soul Man”, “Sweet Home Chicago”, “Think”, “Respect”; ma hanno anche suonato tantissimi altri motivi classici del calibro di “Proud Mary” dei Creedence Clearwater Revival”, “Saturday in the park” e “Maybe I'm Wrong” dei Chicago e tanti altri che ora non ricordo.
Devo fare un particolare complimento a Simone Tartarini, il giovanissimo bassista che si è distinto per la sua spiccata personalità e per la pregevole tecnica strumentale che ha dimostrato, unitamente alla totale compatibilità con il genere musicale della Band. A lui e al chitarrista Claudio Provaroni devo fare un ulteriore applauso per la pazienza ed il grande spirito di adattamento che hanno dimostrato, nonostante la terribile location nella quale sono stati costretti a suonare, praticamente disposti quasi di traverso rispetto al pubblico per lo scarso spazio disponibile.
Sono riusciti a scansare piatti di portata e scalciate dei camerieri che andavano e venivano dalla cucina senza mai perdere la concentrazione. In effetti, tutti gli 11 componenti della band, pur essendo stati compressi in uno spazio di pochissimi metri quadrati, sono riusciti a dare il meglio di sé stessi senza battere ciglio. Bravi ragazzi! Continuate cosi.
Ciao a tutti e grazie per l’attenzione.
Bruno
Ecco i siti di Adam Rapa:
http://www.adamrapa.com/AdamRapaOnline/Homepage_-_Trumpet_Player,_Perfor...
http://www.myspace.com/adamrapamusic
http://www.facebook.com/search/?q=adam+rapa&init=quick#/profile.php?id=5...
Ecco il MySpace e la pagina Facebook di Sesta Nota:
http://www.myspace.com/sestanota
http://www.facebook.com/home.php?#/profile.php?id=1572257739
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