Mike Stern - Appunti dal Seminario-La Musica di Mike Stern-

Scritto da Yoda il 30/Dec/2010 alle 07:30

Sezione: Didattica

 

Dopo questa breve introduzione, Mike Stern ha condotto i partecipanti della Masterclass attraverso un' analisi della propria musica alternando l'esecuzione di brani propri a momenti discorsivi e di analisi. Come uno studente modello ho partecipato all'incontro, a numero chiuso presso l'Accademia del Suono di Milano,  munito di carta pentagrammata e matita per cercare di appuntare qualche prezioso consiglio.

Gli argomenti trattati dall'artista sono stati:
 

  • 1. Linguaggio Jazz
  • 2. Improvvisazione
  • 3. Composizione 

1. Linguaggio Jazz

"Il linguaggio Jazz, come qualsiasi altro linguaggio musicale, deve essere studiato e praticato come una vera e propria lingua dotata di un suo lessico, una sua grammatica e un importante capacità  comunicativa. Per apprenderlo sono necessari un ascolto ed un analisi attenta: il sistema più efficace è quello di trascrivere  la musica di altri artisti.

 

 

 

Io stesso ho iniziato trascrivendo assoli di chitarristi (Joe Pass, G.Benson, Wes  Montgomery) e successivamente altri strumenti, in particolar modo i sassofonisti (Brecker). Un altro aspetto da curare è l'utilizzo delle dinamiche per comunicare diverse emozioni e stati d'animo e  sicuramente la mia passione per il blues ha sviluppato questa caratteristica del mio modo di suonare." 

2. Improvvisazione 

"Grazie ai miei insegnanti ho capito l'importanza dello studio delle note degli accordi per poter sviluppare il proprio linguaggio improvvisativo: un ottimo esercizio, per sviluppare l'orecchio e la musicalità , consiste nel suonare uno standard jazz (in questo caso Autumn Leaves) e suonare gli arpeggi partendo dalla fondamentale. Da notare come riusciamo in questo modo a percepire l'armonia del brano sebbene non stiamo suonando nessun accordo."

 

 

"In questo caso abbiamo utilizzato il voicing 1 3 5 7. Possiamo sviluppare questo esercizio suonando i rivolti di  questo voicing e le relative permutazioni ottenendo, in totale, 24 combinazioni (6 permutazioni per ogni rivolto)."

 

 

"Nel secondo esempio abbiamo suonato il primo rivolto (Quinta permutazione)"

 

 

Sull'utilizzo dei Cromatismi: 
"Il passo successivo è quello di inserire cromatismi o note della scala per arrivare alle note degli arpeggi"  

 

3. Composizione 

"Non ho un metodo particolare per comporre; mi capita di iniziare ad elaborare una melodia e poi costruire l'armonia oppure, a volte, mi lascio ispirare da un accordo e cerco di cantarci una melodia sopra.  Quello che tutti i miei insegnanti mi hanno trasmesso è il non giudicare una composizione prima di averla  terminata: se avete ad esempio solo la sezione "A" di un vostro brano cercate di lavorarci sopra e costruite  anche una "B", poi suonate il vostro brano con altri musicisti e lasciatelo giudicare a loro".

Consigli per lo studio

"Esercitatevi sempre con un metronomo, anche quando studiate improvvisazione. Concentratevi sui tempi  2 e 4 per riuscire ad interiorizzare il fraseggio jazz". 
"Sviluppate il più possibile il vostro orecchio. Un ottimo esercizio è quello di cantare la tonica e  contemporaneamente suonare, orizzontalmente sulla tastiera della chitarra, le note della scala che state studiando, cercando di sentire come ciascuna nota si relaziona alla tonica".

Considerazioni personali

Osservare un musicista di questo livello dalla distanza di un metro è un esperienza molto interessante: penso si riesca a cogliere il modo in cui l"™artista si relaziona, emotivamente ma soprattutto fisicamente, con lo strumento.  Lo stile di Stern è sempre molto fluido e rilassato, sia nei soli che nelle ritmiche il suo senso del tempo è "laid back": anche nei brani swing più tirati riesce sempre a dare respiro alle sue frasi.

 

 

 

La sua plettrata è decisa anche se dinamicamente non fortissima (utilizza un plettro medium) e la sua mano destra è "metronomica": non si ferma mai, è il motore dei suoi fraseggi e del suo swing. Predilige un approccio orizzontale sulla tastiera, ha suonato gran parte dei temi su una corda sola e questo, per sua stessa ammissione, rende il fraseggio più melodico e cantabile.

Durante l'incontro non è stato permesso l'utilizzo di videocamere e registratori digitali pertanto spero che questi appunti possano essere utili per prendere qualche spunto per lo studio sullo strumento.

Alessandro Deiana