Di Marzio Tone Zone Vs. Seymour Duncan Screamin' Demon

Scritto da Strat1 il 10/Mar/2009 alle 01:20

Sezione: Pick up

 

Vediamo qualche dettaglio.

Un dato da cui possiamo partire per questa intervista parallela ਠla resistenza dichiarata; la regola generica direbbe (ma non ਠsempre vero) che pi๠la resistenza ਠalta, pi๠il p.u. va verso territori spinti.  Per come la vedo io pi๠la resistenza ਠalta, meno il suono del pick up sul suono pulito ਠgradevole in quanto va via via perdendo parte della gamma alta. Non a caso i pick up pi๠"rispettati" sono invariabilmente pick up a uscita bassa o medio bassa (6-7 kohm, anche meno per i single e 7-8, anche pià¹, per gli humbuckers).

Bene, il Duncan SD riporta un valore di 10 k, mentre il TZ dichiara ben 17,3 k. Sono valori nettamente diversi, che già  possono essere un indizio per la scelta. Se ci basiamo solo su questi dati allora sceglieremo il primo per fare del classic-rock con una punta di modernità  nel suono mentre andremo sul secondo se vorremo valorizzare il nostro canale high-gain e far tremare il pianeta coi palm-muting.

Per ciಠche mi riguarda, attualmente tengo il Duncan montato sul Les Paul Custom e il Tone Zone sulla Strat HM, che sono due chitarre che interpretano alla perfezione il ruolo appena descritto, ovvero la prima una classica rock-machine, la seconda una perfetta heavy-metal weapon.

 

Abbiamo parlato della diversità  tra i due, cerchiamo di vedere adesso in cosa sono uguali.

Sono uguali principalmente in un concetto teorico, cioਠnell'essere entrambi pickup di alta classe, di alto livello. Pickup, insomma, dei quali ਠdifficile pentirsi della scelta, pick up che danno estrema soddisfazione nell'uso e per i quali la "destinazione d'uso" che ho detto sopra non ਠper nulla vincolante, ma solo indicativa. Suonare un blues col TZ ਠtranquillamente possibile esattamente come fare del metal con l'SD.

Passando ai dati oggettivi, notiamo che, "casualmente", i magneti di entrambi sono in Alnico V; sarà  una coincidenza, ma tutti i p.u. che amo sono in alnico, mentre in tutti i ceramici full size ho sempre trovato una punta di asprezza che non ho mai gradito (faccio un'eccezione per il Di Marzio Super Distortion). Tutto ciಠdetto riguarda la produzione di humbuckers full-size.

Ma non potrei dire di amare questi due p.u. se non possedessi anche le versioni "single sized" (quelle che ormai erroneamente quasi tutti identificano col termine "mini humbuckers", sgrunt). Ebbene, non solo li possiedo, ma sono proprio questi i p.u. che suono quasi giornalmente nel mio gruppo, mentre gli altri descritti sopra li uso a livello amatoriale di tanto in tanto, nei momenti liberi, oppure in sala di registrazione, dove ਠpossibile avere pi๠libertà  nella scelta dei suoni. La mia ascia principale per i live e le prove ਠinfatti, da molti anni,  questa strato:

 

 

 

Ebbene, parliamo sempre di due grandi prodotti, ma mi permetto di contestare alcune scelte di marketing.

Principalmente la scelta dei nomi. Se uno ha un TZ full size si apetterebbe di avere praticamente lo stesso pickup in un TZ single sized. In realtà  si tratta di cose radicalmente differenti. Tanto per cominciare, in entrambi questi single sized, il magnete non ਠpi๠in Alnico V ma in ceramica; e già  questo ਠcontestabile.

Ma anche le prestazioni indicano differenze sostanziali, in particolare per il Di Marzio. Avevamo detto che il full size ha una resistenza di 17 e passa kohm; il single sized invece fa un bel salto all'indietro a 12,39. Nello Screamin' Demon assistiamo al processo inverso e passiamo da 10 a 13,35; ma vi sembra una cosa ragionevole che portino lo stesso nome?

 

 

Tranquilli, una volta montati passa tutto; anche qui abbiamo l'impressione di suono di classe, sebbene, potendo scegliere, preferisco sempre la versione normale di entrambi. Direi che la cosa che si nota di pi๠rispetto ai fratelli maggiori ਠuna perdita di impatto nei palm muting, ma ਠchiaro che se uno imposta il suo playing su questi e su roba tipo dive bombing e armonici artificiali, già  in partenza opterà  per uno strumento differente da una strat-style.

Parlando di suoni puliti raccomando comunque, per entrambi, di adottare, su una classica configurazione Stratocaster, una circuitazione auto-splitting in posizione 2, per usare solo una delle due bobine in accoppiata al p.u. centrale e non perdere il caratteristico suono della strato.

In sintesi, ci si potrà  domandare: ma insomma, questo qui usa principalmente una chitarra, ma allora su questa chitarra cosa monta? E' presto detto, non so rinunciare a nessuno dei due; quindi ogni 3-4 mesi tolgo uno e monto l'altro. Facile, no?

Strat1